Descrizione
testi di M. Belogi, P. Presciuttini e D. Busato, a cura di K. Salviato e M. Brandozzi
2008, pp. 104, ill. e tavv. a colori, cm 22×22.
Testo in Italiano e Inglese
Il percorso cartografico parte dalle affascinanti immagini delle prime carte, quasi irreali, con un’Italia appena abbozzata, come un incunabolo cartografico. Ne sono un esempio le carte d’Italia Tolemaiche del Muster (1541) e del Castaldo (1570). Da questi spunti iconografici, parte però un grandissimo e graduale processo raffigurativo che porterà, nel giro di un secolo, ad immagini via via più perfette e rispettose della realtà. Un rincorrersi di incisioni su rame o su legno sgranano un “rosario” cartografico fatto di copiature, innovazioni fittizie, alla ricerca di mercati e di sponsor. All’interno della mostra sarà possibile ammirare le splendide carte del cartografo veneziano Coronelli, preziose rappresentazioni dell’Italia del ‘500 e ‘600 tra cui il Sylvanus del 1511, l’Italia figurata del Wischer e quella incisa su rame a Londra nel 1626 da J. Speed, rare carte dello Scherer e una rosa dei venti manoscritta del 1477. Ripercorrendo le rotte, gli itinerari, lungo il sentiero tracciato dalle antiche mappe, il fascino dell’inesplorato, dell’ignoto, ci seduce con innegabile stupore. La cultura di un popolo, la sua storia, la sua evoluzione, riflesse in chiave cartografica, forniscono una visione del vissuto di tante epoche diverse. Porti, confini, toponimi misteriosi minuziosamente incisi dai cartografi, irrompono nel vissuto della quotidianità per restituirle rinnovato interesse. Dai tempi più antichi, Greci, Cartaginesi, Fenici, si spingevano sino ai confini del mondo allora conosciuto, seguendo insidiose rotte di navigazione, alla ricerca di tesori opulenti, impavidi di compiere grandi imprese, che li avrebbero consacrati nell’Olimpo degli immortali. Tra le mani: mappe leggendarie, carte raffiguranti luoghi mitici. Così cominciava la grande avventura, la stessa che avrebbe animato, nel corso dei secoli, i nostri avi fino all’insediamento nelle nostre Terre.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.